Ben arrivati a Scicli, comune della provincia di Ragusa e uno dei maggiori centri tardo barocchi della Sicilia sudorientale. Come per le altre città, gran parte degli edifici e delle chiese di Scicli furono ricostruiti dopo il disastroso sisma del 1693 che rase al suolo molte delle città del Val di Noto. In questa piccola cittadina dell’entroterra è impossibile procedere a passo svelto sul basolato poiché gli occhi vengono costantemente rapiti da particolari balconi, colonne, fregi, tutto in stile tardo barocco. Scicli si ammira passeggiando, cercando tra i vicoli, assaggiando le tipicità e osservando come la gente del posto viva naturalmente in questo quadro artistico di fine seicento, che lo stesso Salvo Montalbano, il famoso Commissario della tv, ha scelto come ambientazione per le sue intricate indagini. Il suo quartier generale per esempio, quello in cui si rapporta con il braccio destro Mimì Augello, è proprio l’attuale sede del Municipio. A Scicli, presso la Chiesa Madre di Sant’Ignazio (sita tra P.zza Italia e Via Nazionale) si conserva una rarissima statua della ‘Madonna delle Milizie’, l’unica Madonna guerriera al mondo. Brandendo una spada in sella ad un cavallo bianco è intenta a schiacciare la testa ai Saraceni che erano in lotta con i Normanni. L’opera si ispira ad una battaglia avvenuta nel 1091 e la leggenda vuole che quando questi ultimi stavano per essere sconfitti, spuntò la Madonna a cavallo con la spada e uccise i Saraceni. Ancora oggi, ogni anno nel mese di giugno, si mette in scena una rappresentazione teatralizzata di questo evento. Scicli è questo e molto altro, prepariamoci dunque ad un altro viaggio nel tempo, nell’arte e nella storia.