Di fronte alla Fontana dell’Elefante, come detto in precedenza, si trova il Duomo di Sant’Agata, cattedrale dedicata alla santa patrona di Catania e magnifica testimonianza barocca. Le origini di questo tempio sono antiche, normanne, ma i numerosi eventi sismici e le eruzioni dell’Etna lo hanno visto protagonista di diversi rimaneggiamenti, ultimo quello del 1709, ad opera dell’Arch. Girolamo Palazzotto. La ricostruzione avvenne nello stesso sito e vennero sfruttati anche i resti del precedente edificio che come diceva Giovanni Battista Vaccarini – abate e architetto succeduto al Palazzotto – servivano a dare continuità tra passato e presente. Del prospetto esterno si notano immediatamente i tre ordini compositi con grandi colonne corinzie e le statue che spiccano sulla facciata – ai lati del portale principale, San Pietro e San Paolo, al centro in alto, la Santa. All’interno presenta un impianto a croce latina con tre ampie navate; è opulenta e sfarzosa, e custodisce numerose opere: il monumento funebre del musico Vincenzo Bellini; il busto reliquiario (fine XIV sec.) e lo scrigno contenente le spoglie e il velo della Santa, conservati e protetti dentro ‘a cammaredda’ (la cameretta) nell’omonima cappella; il monumentale organo di manifattura francese di fine ‘800, e numerose tele e statue collocate nelle 14 cappelle delle navate laterali.