Dalla chiesetta dell’Immacolata, procedendo verso nord, si arriva ad una suggestiva scalinata, dalla quale si possono mirare bei panorami e delle straordinarie viste sulle architetture del paese. Scendendo da lì si arriva alla Basilica di San Paolo, santo protettore della città dal settembre 1689. La maestosa facciata, presunta opera del netino Vincenzo Sinatra e ultimo step dei lavori di ricostruzione post sisma del 1693 (fine XVIII sec.), presenta una stupenda scalinata composta da due rampe di diversa larghezza e tre ordini scanditi da archi e colonne con capitelli corinzi: il primo comprende le cinque arcate e il grande portale bronzeo raffigurante la vita del Santo; il secondo si caratterizza per una nicchia centrale nella quale appare Cristo benedicente con due angeli protettori; nell’ultimo, il terzo, una torre che accoglie la campana. Inoltre la facciata è caratterizzata da sei coppie di statue degli apostoli e da un fregio sul quale si ammirava una corona regale, all’interno della quale vi é una spada avvolta da un serpente, simbolo dell’Apostolo Paolo. Internamente la Basilica è a tre navate. Sull’altare maggiore svetta un crocifisso risalente al XVI-XVII sec. e dietro di esso, oltre la tela della Conversione di S. Paolo, attribuito al Crestadoro, si trova la nicchia nella quale è custodita la statua di S. Paolo, scolpita dal ragusano Vincenzo Lorefice (1567) e sottoposta a innumerevoli operazioni di restauro che purtroppo ne hanno modificato alcuni tratti. Da ammirare, infine, l’organo posto sopra il grande portale d’ingresso.