L’estasi del panorama su gran parte di Corso Vittorio Emanuele III non conclude l’itinerario barocco su Noto anche perché ogni angolo merita di essere visitato e ogni via custodisce esempi pregevoli di architettura. Si prosegue fino ad imboccare la Via Ruggero VII e si arriva alla Chiesa della Madonna del Carmine con l’annesso convento. La facciata ha un andamento concavo a tre ordini: nel primo si distingue il portale con lo stemma dei Padri Carmelitani tenuto da due puttini alati; il secondo comprende una grande finestra con volute in stile barocco e il terzo custodisce la cella campanaria a tre aperture. Internamente si presenta con un impianto a croce greca, unica navata, che rimanda similarmente alla Chiesa di San Domenico. Di notevole pregio si riscontra la volta affrescata da Olivio Sozzi con ‘Il Trionfo della Vergine del Carmelo’ e, l’altare maggiore in marmo in cui trionfa la scultura in legno della Madonna del Carmelo, opera di cesello del maestro Antonino del Monachello (XVI sec.).