Molto vicina a Santa Maria La Nova, sempre nell’omonima cava, emerge la Chiesa di Santa Maria della Consolazione. Subì diverse opere di riedificazione prima di assumere l’aspetto odierno. La facciata è piana a due ordini: nel primo, lesene tuscaniche la dividono in tre parti, al centro il grande portale e ai lati lo schema porta-nicchia-finestra (dal basso verso l’alto); il secondo si caratterizza per una finestra balconata circondata da lesene composite che, inglobando la luce dell’esterno, la filtra all’interno per un’illuminazione più che suggestiva; al di sopra del secondo ordine, un timpano triangolare alla cui base svetta la scritta ‘Patrona Civitatis’, concessione del Re Filippo IV di Spagna nel 1645. La particolarità di questa chiesa è il pavimento, in pietra calcarea bianca e pietra pece nera disposto a formare motivi geometrici e floreali. Poche le opere che si possono ammirare, tra queste segnaliamo alcune tele seicentesche e due sculture raffiguranti la Flagellazione di Gesù e un caratteristico Cristo con le mani legate. Il campanile, esempio unico a Scicli, è isolato dalla struttura e termina in una forma a piramide decorata con maioliche policrome.