Benvenuti a Noto, comune della provincia di Siracusa, il più esteso della Sicilia per superficie con i suoi quasi 24.000 abitanti. Dal 2002, insieme ad altre sette città – Ragusa, Modica, Scicli, Siracusa, Catania, Caltagirone e Militello – è stata dichiarata Patrimonio Mondiale Unesco con un documento che le identifica come “Le città tardo barocche del Val di Noto”. La città fu riedificata con un asse viario moderno 10 km circa più a valle del vecchio sito e racchiude un contesto ricco di storia e cultura in cui gli elementi che ne amplificano il pregio non sono altro che i monumenti – religiosi e non – edificati dopo il terremoto del 1693 nel loro stile predominante, il tardo barocco appunto, e attraverso la materia simbolo di questo territorio: la pietra arenaria, particolarmente tenera, facile da trattare e di un singolare tono dorato che risponde ai raggi del sole sprigionando luminosità. Noto, oltre a condividere con i suoi visitatori numerose testimonianze architettonico-religiose in stile tardo barocco, proprio per la sua ricchezza panoramica e paesaggistica è stata negli anni set cinematografico di diversi film come ‘Storia di una capinera’, dall’omonimo romanzo verghiano, di Franco Zeffirelli (1993), ma è stata scelta anche da Sironi, indubbiamente per la cromaticità sprigionata dall’incontro tra luce e pietra arenaria, per l’ambientazione di alcune scene della fiction ‘Il Commissario Montalbano’ – il Palazzo Ducezio diventa, per esempio, sede del tribunale di Vigata. Recentemente, la città è stata il principale teatro di posa di un mito famosissimo della commedia francese di fino ‘800: il Cyrano De Bergerac (Rostand, 1897). Il regista e produttore inglese Joe Wright ha magistralmente adattato al contesto cinematografico il musical di Erica Schmidt facendo rivivere alcune delle più suggestive architetture barocche. Basta solo pazientare un po’: è in uscita nelle sale italiane nel 2022.