In cima al Colle San Matteo, in una posizione dominante per ammirare tutta la città, si staglia in tutto il suo splendore la Chiesa di San Matteo, omonima del luogo in cui si trova e in cui è stata ricostruita dopo il terremoto di fine ‘600. Dopo il sisma cominciarono i lavori di ricostruzione che durarono per tutto il 1700 e che alla fine non portarono al compimento dell’opera. Nel 1874 la si abbandonò totalmente trasferendo anche la sua funzione di Chiesa Madre ad un’altra basilica. La facciata è in elegante stile barocco divisa in due ordini; all’interno, sotto il piano di calpestio, si trovano le catacombe, utilizzate fino al 1884 come cimitero per i cittadini; sul lato sinistro si individua la nicchia nella quale si conservavano le spoglie del Beato Guglielmo, eremita sciclitano morto nel 1404; all’esterno, sul versante destro incastonato nel transetto, il campanile.