La seconda chiesa che si incontra lungo questo itinerario di scoperta nel barocco modicano è il Duomo di San Giorgio. Non vi è dubbio alcuno che questo tempio dalle origini antichissime è annoverato tra i più belli ed importanti esempi di barocco europeo, al pari di quello tedesco e austriaco, complici anche i viaggi che i maestri erano soventi compiere e nei quali potevano confrontarsi con diversi movimenti artistici. La tradizione vuole l’edificazione di questo duomo per opera del Conte Ruggero d’Altavilla, infatti sopra il portale d’ingresso è esposta la sua armatura. Esternamente, lo sguardo viene rapito da una moltitudine di elementi barocchi che, come scriveva il Pirri, non la faceva “seconda” a nessun’altra chiesa, anche per le ricchezze custodite all’interno. Il prospetto, a cui lavorarono a più riprese e per oltre un secolo e mezzo, si innalza per 62 metri e termina con una croce in ferro che svetta dalla guglia e una cupola alta 36 m. I tre ordini della facciata – definita a torre – hanno subìto interventi diversi: il primo fu progettato da Paolo Labisi, il secondo e il terzo da Carmelo Cultraro. 164 gradini compongono la maestosa scalinata che scende dal sagrato sul quale si affacciano i cinque portoni, e da cui si ammira il particolare giardino pensile detto ‘Orto del Piombo’. Internamente, il tempio dedicato ai martiri San Giorgio e Sant’Ippolito, ha pianta basilicale a croce latina con cinque navate e tre absidi dopo il transetto. Oltre al prezioso e grandioso organo (fine ‘800, Casimiro Allieri), si conservano numerose opere ma vale la pena ricordarne almeno due: la statua in marmo della Madonna della Neve (Bartolomeo Berrettaro e Giuliano Mancino, 1511); e il più importante, il polittico di Bernardino Nigro (1573), ospitato nella parete absidale dell’altare maggiore, e composto da 10 tavole – 9 riquadri disposti in tre ordini più un lunettone sulla sommità dove risiede Dio Padre – raffiguranti scene tratte dalla vita di Gesù, San Giorgio che sconfigge il Drago, San Martino, i Misteri Gaudiosi e i Misteri Gloriosi.