Poco prima di arrivare allo splendido Giardino Bellini, sempre su Via Etnea si incontra la Via Pacini, lungo la quale è possibile arrivare in piazza Carlo Alberto e visitare un’altra testimonianza barocca post sisma del 1693. La Chiesa di Maria SS. Annunziata al Carmine ha origini antichissime, distrutta dal sisma e ricostruita a partire dal 1729, presenta un prospetto tripartito, ricco ed elegante, con la sezione centrale più prominente rispetto a quelle laterali (opera dell’Arch. Francesco Battaglia) al cui apice trionfa l’imponente statua marmorea della Madonna del Carmine. Alle spalle della scultura si trova la cella campanaria con quattro campane, ognuna con datazione, manodopera e dedica diversa. Con le sue dimensioni interne è la terza chiesa di Catania per grandezza; ospita undici altari in marmo policromo, di cui sei sono uguali e si trovano nelle navate laterali. Tra le preziose opere custodite spicca, nell’altare dedicato a Sant’Agata e a Santa Lucia, un dipinto di Antonio Pannisi del 1791 in cui la patrona siracusana chiede la grazia della guarigione della madre sul sepolcro della patrona catanese. Un altro dettaglio particolare e che non si trova nelle precedenti chiese riguarda quattordici vetrate artistiche, lavorate in vetro e piombo secondo un’antica tecnica medievale definita ‘grisaille’.